MISSIONE 2 “RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA”, COMPONENTE C1 “ECONOMIA CIRCOLARE E AGRICOLTURA SOSTENIBILE”, INVESTIMENTO 2.2 “PARCO AGRISOLARE”

La misura, finanziata con fondi PNRR, si pone l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della filiera agroalimentare, incentivando l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva, costituita da tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale pari a 4,3 milioni di mq, con una potenza installata di circa 0,43 GW, realizzando contestualmente una riqualificazione delle strutture oggetto di intervento mediante la rimozione dell’eternit/amianto sui tetti, ove presente, e/o il miglioramento della coibentazione e dell’areazione delle coperture oggetto di intervento.

A chi si rivolge?

• Imprenditori Agricoli Professionali (IAP), di cui al D.lgs. n. 99/2004 e D.lgs. 101/2005
• Coltivatori Diretti (CD) iscritti alla previdenza agricola
• Imprese Agroindustriali (codice ATECO).

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA (cioè aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000,00).

Quali sono i progetti finanziabili?

Gli interventi ammessi all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, accatastati nel catasto dei fabbricati, prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici, unitamente all’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi:

• rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro e rispettando le vigenti norme in materia;
• realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato; in caso di coperture ventilate deve essere presente una barriera radiante;
• realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.

Sono ammessi interventi che prevedano la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 10 kWp, mentre la potenza massima ammessa all’incentivo è pari a 300 kWp.

Per ciascun beneficiario, la spesa massima ammissibile è pari a € 250.000 IVA esclusa.
La spesa specifica massima ammissibile, riferita agli interventi riconosciuti, è pari ad € 1.500,00/kWp.

L’intervento pubblico consiste in un contributo diretto alla spesa (fondo perduto) concedibile nella misura del 65% della spesa massima ammessa, incrementata di un ulteriore 25% per l’imprenditoria giovanile.

L’incentivo verrà concesso sulla base di un criterio “a graduatoria di merito” sulla base di un punteggio assegnato in base alle seguenti priorità:

1) Interventi già autorizzati
2) Installazione di un impianto fotovoltaico destinato all’autoconsumo per soddisfare i fabbisogni aziendali
3) Installazione di un impianto fotovoltaico con rimozione amianto, isolamento termico e realizzazione di un sistema di aerazione

L’erogazione del contributo avverrà in due tranche:

• anticipazione (fino ad un 30%, con rilascio di apposita fidejussione)
• saldo, a seguito delle verifiche post-costruzione.