Nella plenaria del Parlamento Ue si gioca un pezzo importante del futuro europeo su energia e clima.

Tra oggi e domani il parlamento europeo mette ai voti 8 proposte del pacchetto, tra cui alcuni tasselli fondamentali come la riforma dell’ETS, l’introduzione di una tassa sul carbonio alla frontiera e il phase out dei veicoli con motore a combustione

Lo stop alla vendita di auto termiche dal 2035 è il tema che ha raccolto la maggior parte delle attenzioni negli ultimi giorni, con lo scontro tra sostenitori e oppositori di una transizione accelerata verso la mobilità 100% elettrica.

La revisione del mercato europeo della CO2 (ETS) e la prossima introduzione di una tassa alle frontiere sulle importazioni di determinati prodotti ad alto contenuto di CO2 (CBAM) sono gli altri punti dibattuti.

Di seguito gli otto dossier su cui si esprimerà il Parlamento Ue:

  • nuovo standard per le emissioni di CO2 di auto e furgoni con la proposta di azzerare le emissioni allo scarico entro il 2035 (vale a dire: bando alla vendita di veicoli benzina e diesel);
  • revisione del mercato ETS con suo allargamento a edifici e trasporti;
  • introduzione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere;
  • fondo sociale per il clima per distribuire risorse alle famiglie a basso reddito e sostenere i loro investimenti in tecnologie pulite ed efficienza energetica;
  • revisione del regolamento sulle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri per il periodo 2021-2030;
  • revisione del sistema ETS per il trasporto aereo con graduale eliminazione delle quote gratuite assegnate al settore;
  • implementazione nel sistema ETS delle notifiche Corsia (Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation), lo schema internazionale che regola le emissioni dei voli;
  • revisione del regolamento su uso del suolo, cambiamento degli usi del suolo e silvicoltura (Lulucf).

Le votazioni determineranno la posizione finale del Parlamento Ue su questi temi, da cui si partirà per i successivi negoziati istituzionali con il Consiglio e la Commissione.