Stime al 2050 della Oxford University: ecco perché bisogna accelerare la transizione verso le tecnologie pulite, eliminando i combustibili fossili

Conclusione di un nuovo studio della Oxford University sui vantaggi di una decarbonizzazione rapida, dal titolo Empirically grounded technology forecasts and the energy transition, pubblicato su Joule: accelerando gli investimenti nelle tecnologie pulite, per abbandonare più rapidamente l’utilizzo di carbone, gas e petrolio su scala globale, si potrà risparmiare una cifra enorme al 2050, stimata in 12 trilioni di dollari.

Gli autori sono convinti che realizzare un mix energetico a emissioni quasi zero entro il 2050 sia fattibile, eliminando i carburanti fossili e puntando tutto sulle tecnologie low carbon.

In aggiunta, la maggiore competitività di un mix 100% rinnovabile si otterrebbe anche tralasciando i benefici economici dei costi evitati (sanitari/sociali/ambientali, necessari per ripagare i danni dei disastri naturali e degli eventi estremi, la cui frequenza e intensità è in aumento a causa dei cambiamenti climatici) grazie alle energie pulite.

Secondo il modello, le probabilità di ulteriori riduzioni dei costi per le rinnovabili sono così alte, che oggi la nostra scommessa migliore è spingere sulla transizione green.

Se invece continueremo a puntare su un mix economico-energetico incentrato sui combustibili fossili, perderemo migliaia di miliardi di dollari, perché tale mix sarà assai più oneroso da sostenere sul medio-lungo termine.

La possibilità di azzerare le emissioni entro metà secolo è diventata molto più concreta: non solo da un punto di vista tecnico-tecnologico, come evidenziano diversi studi scientifici, ma anche economico.