dimmi quanto e quando consumi e ti dirò quanto ti farò risparmiare

Non tutti gli impianti fotovoltaici sono uguali e anche il fabbisogno elettrico delle diverse realtà differisce parecchio da un caso all’altro.

Per ottenere il massimo potenziale da un impianto fotovoltaico in autoconsumo, la taglia dell’impianto fotovoltaico dovrà essere il risultato ottimale tra:

  • distribuzione dei carichi dell’utente
  • producibilità dell’impianto

Con il superbonus al 110%, è dilagata la logica (errata) di utilizzare tutto lo spazio a propria disposizione, senza valutazioni sul reale valore dell’autoconsumo.

L’analisi della bolletta elettrica

La bolletta elettrica è composta voci che portano al prezzo finale del kWh prelevato dalla rete, le tre principali sono: servizi di vendita/servizi di rete/imposte.

In generale, la bolletta è inoltre divisa in tre diverse fasce orarie:

F1 

  • Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00

F2

  • Dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00
  • Il sabato dalle ore 7.00 alle ore 23.00

F3 

  • Dal lunedì al sabato dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00
  • Tutte le ore della domenica e dei giorni festivi

Come si definisce la convenienza dell’investimento?

Si farà riferimento ai dati relativi a:

  • energia prelevata all’anno (facendo riferimento alla quota che può essere autoconsumata)
  • costo del kWh prelevato dalla rete
  • producibilità attesa dell’impianto in base alla zona di installazione
  • costo dell’impianto, che varia in base alla tipologia di installazione e della qualità del materiale utilizzato

Il flusso di cassa è dato dal flusso delle entrate e delle uscite cumulato negli anni nelle diverse situazioni.

Esempio di impianto fotovoltaico su edificio, senza Superbonus, ma con detrazione fiscale del 50% 

Senza impianto fotovoltaico= uscite per il prelievo di energia dalla rete.

Con impianto fotovoltaico in Scambio sul Posto e detrazione fiscale=

uscite:

  • costi dell’impianto
  • costi della sola energia comunque prelevata quando l’impianto fotovoltaico non è in autoconsumo

entrate:

  • contributo in conto scambio per l’energia immessa in rete
  • detrazione fiscale del 50% del costo dell’investimento spalmate in 10 anni (in alternativa, cessione del credito/sconto in fattura)

Il risparmio sull’energia in autoconsumo non è calcolato come un’entrata diretta in cassa, ma è un beneficio economico che rientra nel calcolo in maniera implicita come minore esborso nella bolletta elettrica.

Per valutare la convenienza dell’investimento si misura il beneficio globale dell’intervento, ovvero la differenza tra il flusso di cassa cumulato della situazione con impianto fotovoltaico e quello nel caso senza impianto fotovoltaico.

Il tempo di rientro dell’investimento è il momento in cui, in termini di costi, la situazione con impianto fotovoltaico risulta migliore rispetto alla situazione senza impianto fotovoltaico.

L’impianto fotovoltaico non è un puro investimento speculativo, ma un beneficio economico sul consumo elettrico dell’utente; chi investe su un impianto fotovoltaico oggi si assicura contro gli imprevisti del mercato energetico di domani, attenuando gli effetti delle oscillazioni dei costi del kWh prelevato.

Il beneficio economico globale, che ha un valore decisamente superiore rispetto all’investimento iniziale, viene calcolato alla fine dei 40 anni (nel caso dei Maxeon) e considera scambio sul posto e risparmio economico cumulato.